Brand: un vestito digitale su misura per te
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Hai presente quando decidi di andare dal sarto per farti realizzare un vestito su misura perché “Oddio, ma possibile che in nessun negozio ci sia mai niente che mi stia a pennello?”.
Hai presente quando cominci a sentir parlare di armocromia e capisci che in effetti Rossella Migliaccio non ha poi tutti i torti?
Se ci pensi bene infatti non tutto ci calza a pennello, sia che si tratti di vestiti che di colori. E lo stesso discorso vale per il brand!
Con queste metafore che hanno ampiamente e volutamente sconfinato nel mondo fashion volevo portarti proprio qui, a parlare di branding.
Perché ho detto volutamente? Perché quando per spiegare un concetto si attinge ad altri mondi inconsueti poi la cosa rimane più impressa in mente. Non mi dire che non ti è mai capitato!
Beh, in ogni caso, ho deciso di usare questo espediente! Ma addentriamoci nell’argomento principe della trattazione.
Perché un brand deve calzare a pennello?
Perché il brand parla di noi, effettivamente lo possiamo paragonare proprio a quel vestito della sarta o a quel colore di Rossella Migliaccio.
Non tutto fa al caso nostro, non tutti i colori, non tutti i modi di comunicare, non tutte le strategie. Ma non sto parlando dei colori che preferiamo rispetto ad altri, intendi bene.
Perché questo? Perché dobbiamo far letteralmente scorrere attraverso il brand il nostro modo di essere.
Ed il nostro modo di essere passa attraverso un altro livello di comunicazione. Un livello più profondo. Quello che viene trasmesso con determinati colori o toni di voce, o atteggiamenti o contenuti pubblicati.
Ti faccio un esempio concreto…
Se hai sentito parlare di psicologia dei colori sicuramente capirai subito a cosa mi riferisco.
Se ti dico “fammi un esempio di brand che associ al colore rosso”, sono convinta al 100% che ti verranno in mente ad esempio Coca-Cola o Barilla.
Questo ovviamente perché sono brand giganteschi conosciuti in tutto il mondo e bravissimi a fare della comunicazione il loro pane quotidiano.
Ma se andiamo ad analizzare più in profondità notiamo che non a caso è stato scelto il colore rosso. Rosso perché è un colore emozionante. È il classico colore che si fa notare. È il colore della grinta e dell’audacia. Quello che stimola urgenza ed immediatezza. E non ultimo stuzzica l’appetito. Sì, la psicologia ci dice proprio questo. Che il rosso ci stimola l’appetito. Ed è per questo motivo che molto spesso viene usato nell’industria alimentare.
Tutto questo per dire che niente è lasciato al caso. Neanche il colore che utilizziamo per il nostro logo. O il colore che utilizziamo per inserire i testi dei nostri post su Instagram.
Ma il colore è solo uno degli aspetti da tenere in considerazione per rendere un brand a misura di noi.

Brand e personalità
La personalità di un brand infatti la esprimiamo anche con la sua identità verbale.
Cosa significa? Che il modo in cui parli fa la differenza, perché la tua identità la esprime non tanto quel che decidi di dire, ma come decidi di dirlo. È il tuo stile linguistico che ti rende riconoscibile e che parla di te.
Il tono di voce è quello che aiuta a connettersi con le persone. Quello che rende il brand più umano. Perché quel che dobbiamo cercare oggi è la relazione con il nostro pubblico.
E solo se mostriamo apertamente la nostra reale personalità riusciremo a trovarla.
È per questo che ancor prima di decidere il tono di voce che vogliamo utilizzare dobbiamo capire a fondo chi siamo, quali sono i nostri obiettivi, a chi vogliamo rivolgerci, ma soprattutto la nostra vision e la nostra mission.
Sì, perché all’inizio del processo ci sono proprio loro. Questi spauracchi della vision e della mission. Che ci costringono a guardarci allo specchio e ad analizzarci dentro fino al midollo.
Però una volta che le abbiamo scoperte sono quelle che ci guidano nel nostro viaggio all’insegna della coerenza e dell’esternazione di noi stessi.
Per oggi direi di chiuderla qui. Ci sono tante ma tante cose da tenere in considerazione quando si parla di branding. Ed io amo l’argomento. Ma mi piace seminare un po’ alla volta.
Intanto, inizia a cercare te stesso. Noi ci vediamo presto su questi schermi!

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