L’ecosistema del tuo brand
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Un brand è come un essere vivente. Per poter sopravvivere nel lungo periodo ha bisogno di un ecosistema.

Io di solito non sono quella che cavalca l’onda…
e si accoda ai trend del momento, né tantomeno abitualmente faccio uso del cosiddetto Real Time Marketing. Mi piace infatti da morire essere me stessa e condurre i giochi a mio modo. D’altra parte, come potrei altrimenti farmi portavoce di valori quali unicità, originalità ed autenticità?!
Però oggi mi sento quasi in dovere di cogliere la palla al balzo, perché la questione è piuttosto seria e ritengo più che fondamentale un approfondimento in tal senso.
Come saprai ieri, giorno 4 ottobre 2021, si è verificato l’ennesimo down di Instagram, anzi questa volta il non funzionamento ha interessato tutte e tre le piattaforme di Mark Zuckerberg.
Qui puoi trovare il sito web al quale verificare i momenti problematici senza impazzire a verificare compulsivamente il funzionamento del tuo sistema Wi Fi.
Il blocco questa volta è durato a lungo, all’incirca 6-7 ore, e chi aveva il pomeriggio pieno zeppo di impegni organizzati direttamente sulle piattaforme in questione, si è trovato di punto in bianco a dover perdere ore ed ore di lavoro pianificato.
È questo il motivo per cui oggi mi trovo a ricordare ad alta voce che c’è una enorme necessità di avere strategie multicanale e soprattutto di strutturare l’ecosistema intorno al proprio brand in modo strategico e funzionale.
Cosa significa questo?
Significa, in parole povere, che non ti basta avere un profilo social per portare avanti in tutta sicurezza la tua attività.
Devi avere almeno un canale proprietario.
Che vuol dire?
Vuol dire che nei social sei in affitto quindi devi avere canali in cui sei tu ad avere le chiavi di casa, quali sito web o Newsletter o podcast o eventualmente un canale Telegram per poter informare in modo rapido e veloce l’audience che ti segue.
Mi piace sempre ricordare che i social non sono tutto, sono solo uno dei veicoli attraverso il quale decliniamo la nostra comunicazione.
La nostra esistenza sui social è labile, in primis perché non dipende affatto da noi, siamo in balìa di problematiche che potrebbero verificarsi in qualsiasi momento senza alcuna possibilità per noi di rimediare al problema.
E sono sicura al 100% (ci metterei la mano sul fuoco!) che tu che mi leggi non vorresti affatto rischiare di perdere tutto da un momento all’altro, dopo tutto l’impegno, la dedizione ed il tempo che hai dedicato a costruire il tuo brand sui social.
Una cosa è davvero fondamentale, e ci tengo tantissimo a dirtela.
Il tuo brand deve essere solido e così forte ed impattante che deve sopravvivere al di là dei social network.
Le persone devono sapere chi sei indipendentemente dal fatto che possano o meno navigare sui tuoi canali social. Il tuo sistema di valori e messaggi di cui ti fai portavoce deve andare molto al di là di un luogo dove sei e sarai sempre ospite in casa d’altri.
È questo il motivo per cui è più che fondamentale iniziare a lavorare alla definizione del proprio brand o, se hai già iniziato, consolidarlo, fortificarlo.
L’obiettivo è quello di restare stampati nella mente delle persone non tanto per il proprio profilo Instagram o Facebook, quanto più per la nostra missione, i nostri valori ed il nostro modo di comunicare.
I quali possono essere declinati in molte maniere, e non solo attraverso post su Instagram e Facebook.
Lavorando al proprio brand e ad una propria strategia digitale diversificata infatti non rischieremo mai che al prossimo down delle piattaforme social il nostro business debba fronteggiare una battuta d’arresto.
Qui trovi il mio percorso di mentoring per costruire insieme una solida presenza che resista a tutte le “intemperie”.
Chiudo questa disquisizione ricordandoti ancora una volta:
“non mettere tutte le uova nello stesso paniere”.
Devi avere sempre almeno un Piano B per fronteggiare gli imprevisti.


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