Il coraggio di essere imprenditore
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Durante la mia mezz’ora di lettura mattutina (il mio rituale prima di dedicarmi al lavoro), mi sono imbattuta in un articolo che parlava del coraggio di essere dipendenti, coraggio di affrontare le problematiche giornaliere e di accettare le decisioni altrui.
Sono pienamente d’accordo, d’altronde anche io sono stata una Dipendente. Però queste parole mi hanno fatta riflettere e, adesso che mi trovo dall’altro lato della cattedra, mi piace ribaltare la lettura della questione e analizzarla dal punto di vista dell’imprenditore.

La dura verità
È vero che non è semplice sottostare sempre a chi ti intima di fare ciò che ritiene giusto per il futuro dell’azienda che gestisce. È vero che bisogna ingoiare tanti bocconi amari.
È vero che molto spesso ti alzi con poca voglia di prepararti di tutto punto per raggiungere l’ufficio, perché ogni giorno è una lotta.
Una lotta per farsi notare. Una lotta per far capire quanto vali. Una lotta per far capire che ti stai impegnando al massimo perché l’entusiasmo ti dà la forza per andare avanti nonostante tutto.
Ma ti sei mai messo nei panni di chi sta alla guida della baracca?
Io direi, anzi esclamerei a gran voce che “Ci vuole coraggio ad essere imprenditore!”. Perché quando sei tu il capo di te stesso, la responsabilità ricade su di te. Devi affrontare problemi e sfide giornalmente. Devi dimostrare costantemente il tuo valore e devi condire il tutto con una buona dose di dedizione e passione.
Altrimenti la ruota non gira.
La differenza principale con l’essere dipendenti è una. Questa volta tutto lo devi dimostrare a chi potrebbe essere un tuo potenziale cliente.
È per questo che è importantissimo che tu faccia una cosa, semplice a dirsi ma molto più difficile quando ci sei dentro fino al collo:
Innamorati perdutamente di quello che fai
Perché è solo così che riuscirai a far innamorare anche gli altri della tua missione, dei tuoi valori, dei tuoi ideali.
È questo infatti che un imprenditore in gamba deve saper fare. Mostrare all’esterno quale è la linfa che gli smuove ogni giorno le viscere.
È solo prendendo a cuore le tue motivazioni, innamorandosi della storia che gli racconti, mostrando le tue debolezze ed il tuo lato umano, il tuo vero io, che loro non potranno più fare a meno di te.
E ti assicuro che non è affatto facile. Quando diventi capo di te stesso la tua vita si costella di alti e bassi. La visione imprenditoriale è completamente diversa da quella di un dipendente.
Ci vuole una buona dose di coraggio da entrambi i lati, ma adesso che vedo l’altra faccia della medaglia mi rendo conto che da questo nuovo punto di vista gli obiettivi sono molto più grandi, molto più lungimiranti.
Questo fa paura. Ma regala una scarica di adrenalina ogni giorno. Ed è così che si riesce a mantenere e ad accrescere la passione che ci ha fatto iniziare.

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