Cosa farei se fossi la brand strategist di Walt Disney
Un disegno. Un sogno. Un topo che sorride. Mentre il mondo si prepara alla crisi, lui prepara la magia.
Disney non raccontava storie. Creava universi. Non vendeva animazione. Vendeva l’idea che l’immaginazione è reale. Non disegnava per bambini. Progettava per chi aveva ancora un sogno da proteggere.
Oggi sarebbe un brand esperienziale, immersivo, modulare. Un sistema narrativo che si espande, ma non si diluisce. Un brand che ti accoglie dentro, ti fa abitare un mondo.
Immagini sognanti, ma con struttura. Palette pastello, ma con architettura narrativa. Copy poetico, ma orientato all’identità collettiva. Ogni contenuto è un portale, non un post.
Disney ti insegna che il brand non è ciò che dici. È il mondo che fai vivere. Che l’infanzia è un linguaggio, non un target. E che ogni grande brand nasce da un sogno ostinato reso metodo.
Los Angeles, 1928.
Un uomo disegna un topo su un foglio. È disoccupato e senza soldi. Ma ha un’idea. E quell’idea ha le orecchie tonde...
Se Walt Disney avesse avuto Instagram, lo avrebbe ignorato.
Non perché non fosse visionario. Ma perché i suoi sogni erano troppo grandi per 15 secondi.
Walt Disney non inventava storie. Inventava mondi in cui potersi rifugiare. E lo faceva con una serietà infantile che spostava montagne. Se fossi la sua brand strategist, gli direi di fare oggi quello che ha sempre fatto: costruire mondi, non contenuti.
Il brand Disney non è animazione. È meraviglia come infrastruttura. Un universo narrativo che parte da un topo e arriva alla luna.
Non è storytelling. È costruzione di mondi. Non vende personaggi. Crea identità collettive.
Disney non raccontava fiabe. Disegnava nuovi futuri. E poi li vendeva. Li organizzava. Li rendeva abitabili.
Oggi sarebbe un brand visionario con infrastruttura. Un imprenditore del possibile. Che unisce storytelling, tecnologia e psicologia dell’immaginario.
La sua comunicazione sarebbe un universo interconnesso tra fisico e digitale. Installazioni sensoriali, mappe narrative, club chiusi per sognatori seriali. Ogni contenuto, una chiave per entrare.
Walt Disney ti insegna che un brand non è solo quello che racconti. È lo spazio in cui gli altri vogliono abitare.
Che l’immaginazione è una risorsa. E che ogni business è una favola. Se sai come farla funzionare.

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