Branding: perché per farti notare hai bisogno di posizionarti

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Mi piace osservare. Mi è sempre piaciuto. Ed osservando mi accorgo che ognuno ha il suo stile speciale. Uno stile inconfondibile. Che magari a prima vista non è neanche percepibile. Ma se guardi un po’ più a lungo lo puoi notare anche tu. Anche se di solito non ti soffermi sui particolari come invece piace fare a me. Da sempre.

Sarà per questo che amo i posti affollati di vita. Quelli dove osservando il tran tran quotidiano puoi notare che ognuno ha il proprio ritmo. Ognuno ha il proprio modo. Di vestirsi. Di parlare al telefono. Di camminare. Di sorridere. Ed è bello proprio per questo. Per l’individualità che trasuda da ogni poro.

Ecco, io il branding lo vedo un po’ così. Dove anche in una strada o in una stazione affollata puoi riconoscermi. Perché sono io. Con la mia sola e speciale unicità. Eccomi. E a te piaccio proprio perché sono così. E riesci a percepirlo. Anche solo osservandomi per pochi secondi.

Branding e personal brand

Bello vero pensare al brand in questo modo? Oggi ho volutamente fatto scivolare fuori dalla mia penna una visione romanzata di quello che è il brand. Ed in particolare il personal brand. Quello cioè che trova la sua origine all’interno di ogni singola persona.

Che cosa significa in parole povere? Significa che se vogliamo lavorare al nostro personal brand, alla nostra marca personale, dobbiamo capire come comunicare verso l’esterno tutte quelle qualità che ci rendono speciali ed unici.

Perché in fin dei conti quello che vogliamo fare è far conoscere all’esterno il nostro sistema di valori, competenze e passioni in modo tale che diventi tutto facilmente individuabile e a noi riconducibile.

E per cominciare a farlo non dobbiamo far altro che iniziare a raccontarci attraverso i nostri canali. In questo modo potremo infatti uscire allo scoperto facendoci conoscere da quante più persone possibili.

E l’obiettivo di lavorare alla propria marca personale è quello di diventare riconoscibili.

Ma come facciamo a diventare riconoscibili?

Dobbiamo individuare i fattori e i valori che ci rendono unici.

Perché in fin dei conti quando ci proponiamo sul mercato professionale come personal brand dobbiamo essere l’incarnazione di un concentrato di valori. I nostri valori. Quelli che sentiamo più vicini al nostro cuore. Quelli che vogliamo mostrare anche all’esterno. Quelli che funzioneranno da fil rouge per tutta la nostra comunicazione digitale. E posizionarsi significa proprio questo. Trovare quella posizione definita nella mente del cliente.

Che poi in realtà siamo già unici. È la nostra storia personale a renderci unici. Perché se ci pensi, come dico anche QUI, ci sono un sacco di persone che fanno quello che fai tu ma è il COME LO FAI che fa la differenza.

posizionarsi nella mente del cliente

Ed è qui che sta il succo del raccontarsi

Perché è proprio la nostra storia personale a renderci la mucca viola in un mondo di mucche ordinarie. Ed è tramite la nostra storia che possiamo entrare empaticamente in contatto con il nostro interlocutore.

Attenzione però, quando decidi di metterti al lavoro sul tuo personal brand (QUI puoi iniziare insieme a me) devi mettere sempre in conto altri fattori, che non dipendono propriamente da te.

Uno è la reputazione del tuo brand. Perché non è detto che gli altri ti vedano come ti vedi tu. Ed il posizionamento del brand ha lo scopo di tentare quanto più possibile di allineare la percezione esterna con l’insieme dei valori che rappresenta il tuo brand.

Un altro è la paura di fallire non appena decidi di esporti.

Ma qui non vorrei addentrarmi oltre, perché questo è un altro paio di maniche.

Vuoi iniziare a toccare con mano il lavoro da intraprendere per posizionarti nel mercato?

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