La reputazione del tuo brand online
Tempo di lettura: 2 minuti
Apro la pagina Facebook della mia attività e una stellina campeggia in alto. C’è una nuova recensione. Che bello! Ma l’idillio dura un nanosecondo: la recensione è negativa. Ti è mai capitato?
È ciò che è successo a me stamattina facendomi andare un po’ di traverso la colazione. Ma riavvolgiamo un po’ il nastro, così ti racconto un po’ l’antefatto.

L’antefatto
Qualche tempo fa ho avuto un consistente e piuttosto lungo scambio di mail con un potenziale cliente, rispetto al quale però sono emersi alcuni motivi per i quali ho ritenuto che la scelta migliore fosse non iniziare la collaborazione.
In primis, una motivazione oggettiva: il lavoro che mi veniva richiesto, esplicitato con maggior chiarezza nella fase conoscitiva, non corrispondeva nello specifico con il servizio che stavo offrendo sul mercato.
In secondo luogo una motivazione la quale non me la sono sentita proprio di ignorare: l’Etica.
Sono sicura che anche tu sarai d’accordo con me se ti dico che ritengo il Rispetto uno dei valori da cui non possiamo prescindere per una proficua collaborazione volta a raggiungere i risultati desiderati.
E il Rispetto deve essere seguito a ruota dalla compatibilità tra le due parti.
La mancanza di anche solo uno di questi due aspetti rende il rapporto da troncare sul nascere, almeno a mio avviso.
Nella libera professione tra l’altro il professionista deve essere libero di fare le regole e pertanto di decidere se iniziare o meno una collaborazione, senza ritorsioni ingiustificate.
Che è proprio ciò che è successo a me.
Il potenziale cliente con il quale ho rifiutato di collaborare, in quanto era emerso in fase preliminare che non sussistessero i presupposti per un lavoro soddisfacente insieme, ha deciso di premiarmi con una “meravigliosa” recensione negativa ingiustificata che tra l’altro Facebook ha pensato bene di rendermi visibile “solamente” dopo 3 mesi e mezzo di tempo.
Quindi cosa ho fatto per gestire la crisi?
- In primo luogo sono rimasta molto male. D’altra parte sono umana (e un essere umano molto sensibile per natura caratteriale)
- Ho abbracciato la ragione e ho preso la decisione più saggia che potessi mai prendere: rispondere pubblicamente alla recensione negativa ingiustificata in maniera civile esponendo le mie ragioni
Morale della favola?
La vita in qualche modo ci metterà sempre i bastoni tra le ruote, ma noi dobbiamo essere in grado di accantonare la parte impulsiva e dare spazio alla ragione, ricordandoci sempre che la reputazione del nostro brand è un qualcosa di assolutamente fondamentale, da curare ogni giorno con dedizione e da non prendere affatto sottogamba.
Perché ci sarà sempre qualcuno che vorrà sfogare le proprie frustrazioni a scapito dell’immagine di qualcun altro.
E noi questo non possiamo permetterlo per il nostro brand!


Potrebbero interessarti anche
Se Don Draper e Harvey Specter entrassero in una stanza, chi vincerebbe?
Se Don Draper e Harvey Specter entrassero in una stanza, chi vincerebbe?Sotto un cappotto di perfezione c’è sempre una ferita nascosta. Una cicatrice invisibile che non si vede nelle foto patinate, nelle frasi sicure, nei sorrisi calibrati. È quella che ti rende...
Cosa hanno in comune Joan Holloway e Donna Paulsen?
Cosa hanno in comune Joan Holloway e Donna Paulsen?E no, non sono solo i capelli rossi...Hai presente quelle serie tv che ti restano dentro? Quelle che, anche a distanza di anni, ti fanno tornare in mente battute, ambientazioni, e soprattutto personaggi. Talmente...
Da fotografa per tutti a brand per pochi: il posizionamento audace di Maria Giulia
Da fotografa per tutti a brand per pochi: il posizionamento audace di Maria GiuliaCASO STUDIO MARIA GIULIA LA ROSA (FOTOGRAFA)Quando Maria Giulia è arrivata da me portava sulle spalle un mix di entusiasmo e frustrazione. Si sentiva divisa. Amava la fotografia da...