Indossa il tuo brand

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“Don’t judge a book by its cover”

Almeno una volta avrai sentito questa frase, o quanto meno la sua versione italiana “Non giudicare un libro dalla copertina”. O ancora “L’abito non fa il monaco”. Sembra quasi che con questa introduzione io voglia confutare quanto ho detto nel titolo.

Però pian piano ti farò vedere che non è proprio così, ma… abbi un attimo di pazienza… siamo solo sulla porta… dobbiamo ancora entrare.

brand personale

Che cosa significa fare personal branding?

Ne ho già parlato in questo articolo.

Significa comunicare strategicamente all’esterno la nostra identità, ciò in cui crediamo, le cause che sposiamo, il nostro modo di essere, la nostra personalità in modo che l’altro possa identificare le caratteristiche che ci distinguono dalla concorrenza e decidere di scegliere noi invece di qualcun altro.

Fondamentalmente quindi significa curare l’immagine che gli altri hanno di noi.

L’attività di personal branding è fondamentale quando il nostro obiettivo è quello di “costruire” una reputazione ed una immagine chiara e forte, distintiva ed identificabile.

E in un mondo digitale come quello attuale, che concentra la propria attenzione sull’online, sui social network, diventa più che fondamentale preoccuparsi di curare la propria immagine online, che deve essere forte e solida.

Solo così infatti potremo gettare le fondamenta del nostro successo.

La cura della propria immagine digitale permette infatti di trasmettere credibilità e professionalità verso le persone alle quali ci si rivolge in quanto rappresenta il biglietto da visita, quello nel quale gli utenti si imbattono in primis prima di interagire con noi.

E trasmettere la giusta professionalità permette infine di attirare i clienti, e nello specifico i nostri clienti ideali.

Bingo.

Ma facciamo come i gamberi, facciamo un passetto indietro…

Possiamo essere certi che abbiamo fatto un buon personal branding quando l’interlocutore a cui ci rivolgiamo percepisce esattamente ciò che gli volevamo comunicare. E la nostra immagine risulta vincente quando diventa portatrice dei valori del brand, quando ci differenzia rispetto ai concorrenti e quando attrae clienti. Ma che cosa c’entra in tutto questo discorso lo stile di cui ho fatto riferimento nel titolo?

C’entra eccome!

Personal branding e stile

C’entra perché lo stile comunica. E quello visivo è senza dubbio il primo punto di contatto con l’interlocutore. In fin dei conti, due materie che sembrano camminare su due binari paralleli in verità sono strettamente intrecciate.

Ed incrociare il personal branding con l’abbigliamento significa capire cosa vogliamo comunicare di noi, individuare il nostro stile e portarlo avanti. Ancora meglio se c’è un tratto distintivo, che ci aiuti ad essere ricordati.

Un esempio evergreen a questo proposito è la Regina Elisabetta. Metterei la mano sul fuoco che non appena te l’ho nominata ti sono venuti in mente i suoi completi colorati! Beh quelli sono il suo marchio di fabbrica, e trasmettono una identità chiarissima rispetto al suo personal brand: curato, elegante, divertente, ardito.

È risaputo che la prima impressione conta. E c’è da considerare che il primo impatto visivo crea inevitabilmente un’aspettativa ed un pregiudizio difficile poi da contestare.

Come dicevamo prima è infatti il nostro biglietto da visita. Ed in primis è proprio attraverso la nostra immagine che raccontiamo di noi. In pratica è attraverso di lei che rafforziamo, amplifichiamo il nostro messaggio, la nostra comunicazione.

C’è un esempio che ho letto una volta da qualche parte e mi è rimasto stampato in testa, perché tanto estremo quanto efficace:

“se le persone a cui mi rivolgo sono vegane, sarei credibile se mi presentassi vestita con una giacca in pelle?”

Non c’è niente di più vero in questa frase. La credibilità ci metterebbe un secondo a crollare in un caso come questo e verrei rifiutata ancor prima di aprire bocca. C’è un’incoerenza di fondo. E la giacca che indosso la grida a voce alta.

personal branding e stile

Coerenza…

Ecco quel che andiamo a ricercare. L’immagine deve essere coerente con il messaggio. E l’immagine come prima cosa, come primo impatto visivo, passa dallo stile.

C’è da dire che non possiamo trascurare neanche la credibilità. Perché? Perché solo se l’immagine ci assomiglia siamo credibili.

E questo che significa? Te lo spiego in quattro e quattr’otto! Per avere uno stile coerente con noi stessi, il punto di partenza è proprio il Chi siamo. Lo stile infatti esprime ed esalta la nostra identità. Ovvio è che poi dobbiamo avere anche ben chiaro in testa il Cosa vogliamo comunicare e A chi vogliamo comunicarlo.

Leggendo il numero di caratteri che ho digitato fino a questo punto mi rendo conto che mi sono fatta prendere un po’ la mano, ma d’altronde è così… quando un argomento ti appassiona ne parleresti per ore… però l’articolo è abbastanza lungo e denso così, quindi direi di chiuderla qui per adesso.

Ma se ti piace l’argomento ti consiglio di recuperarti QUI la diretta di qualche giorno fa su Instagram, dove puoi trovare una carrellata di esempi e spunti SUPERpratici da applicare alla comunicazione del tuo personal brand.

E tu che ne pensi? L’abito fa il monaco sì o no?

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